La Regione Molise si avvia verso l’abolizione dell’obbligo di presentare il certificato medico per il rientro a scuola dopo un’assenza di cinque giorni per malattia. La proposta di legge, approvata dalla Giunta regionale, sarà presto discussa dal Consiglio regionale. Questo provvedimento segue il modello già adottato in altre regioni, sollevando il tema della semplificazione burocratica e della fiducia nella gestione familiare della salute dei bambini.
Secondo la norma, l’abolizione del certificato non comprometterebbe la sicurezza sanitaria pubblica, grazie a due principi fondamentali:
1) Monitoraggio delle malattie infettive: In caso di patologie contagiose, il pediatra di libera scelta ha l’obbligo di notificare la situazione alle autorità sanitarie, garantendo un controllo efficace e tempestivo per prevenire epidemie o rischi per la salute pubblica.
2) Autovalutazione da parte delle famiglie: Per le malattie comuni, non infettive, viene attribuito ai genitori il compito di valutare lo stato di salute del proprio figlio dopo cinque giorni di assenza, sollevando così il sistema sanitario e scolastico da un carico burocratico non necessario.
Questa iniziativa mira a snellire le procedure e ridurre l’onere sui medici di base e pediatri, che spesso si trovano a dover gestire richieste di certificati pur in assenza di un reale rischio sanitario. Il provvedimento pone però alcune questioni riguardo alla fiducia nelle famiglie e alla loro capacità di discernere correttamente lo stato di salute dei bambini.
L’abolizione del certificato potrebbe rappresentare un passo avanti nella semplificazione delle pratiche mediche e amministrative, ma richiede un’accurata valutazione del suo impatto sulla salute pubblica e sul sistema scolastico.
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