In seguito al confronto delle sigle sindacali con ASReM e Regione, grazie al grande impegno dallo Snami nel condurre la trattativa e la piena sintonia ed apertura trovata con i vertici regionali ed aziendali, nelle persone della dottoressa Lolita Gallo, Direttore Generale, il dott Marco Bonamico, Commissario e il dottor Ulisse Di Giacomo, sub commissario, che si ringraziano per la sensibilità e per la rapidità di risposta dimostrata nei confronti di un tema di fondamentale importanza come la campagna vaccinale antinfluenzale, si è giunti ad un accordo per la campagna vaccinale anti-influenzale 2024-25.
Siamo riusciti a confermare le condizioni economiche dello scorso anno, garantendo la giusta remunerazione per l’impegno professionale.
I punti principali della riunione sono i seguenti:
1. Remunerazione per ogni vaccinazione:
La somministrazione di ciascuna vaccinazione, inclusa quella anti-pneumococcica, sarà retribuita 6,16 euro.
2. Bonus per registrazione e supporto alla campagna vaccinale:
Ogni vaccinazione sarà accompagnata da un compenso aggiuntivo di 1 euro, che copre la registrazione e il supporto all’intera campagna vaccinale.
3. Incentivo per il raggiungimento del 75% di copertura vaccinale:
Per stimolare un’adesione ampia, e, soprattutto, per raggiungere la percentuale minima per una copertura efficace della popolazione, è previsto un incentivo di 2 euro per vaccinazione al raggiungimento del 75% di copertura, premiando gli sforzi volti a proteggere una porzione significativa della popolazione.
4. Remunerazione per i pazienti in ADI/ADP:
Le vaccinazioni somministrate a pazienti in Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) o Assistenza Domiciliare Programmata (ADP) saranno pagate 10 euro ciascuna, riconoscendo l’impegno maggiore richiesto per assistere questi pazienti fragili.
La vaccinazione antinfluenzale resta uno strumento fondamentale per la prevenzione, soprattutto nei mesi invernali. Proteggersi con il vaccino antinfluenzale non solo riduce il rischio di contrarre l’infezione, ma contribuisce a limitare la diffusione del virus, riducendo la pressione sugli ospedali e sul sistema sanitario.
Il mantenimento di queste condizioni rappresenta un importante riconoscimento del ruolo che i medici di medicina generale svolgono nella prevenzione e nella gestione della salute pubblica, soprattutto in periodi chiave come le campagne vaccinali.
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