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Bocciatura completa del Programma operativo Sanitario 2013-2015

bocciaturaNuova grana per il governatore-commissario alla sanità Frattura che incassa il giudizio negativo del Tavolo di monitoraggio romano: “Persistono numerose criticità, già emerse nelle precedenti verifiche”. Verbale impietoso: “Si pongano in essere, nel minor tempo possibile, tutte le azioni di risanamento che ad oggi avrebbero già dovuto essere approntate.

 

 

 

Questi in sintesi i risultati economici per una serie di Regioni in piano di rientro del Tavolo di monitoraggioche ha svolto le sue riunioni di verifica per tutto il mese di luglio e di cui il ministero della Salute sta via via pubblicando le sintesi sul proprio sito. Il Sole-24 Ore Sanità ha anticipato in esclusiva il verbale riguardante il Molise.

 

SINTESI. “Per il Molise, oltre alle “lunghissime” osservazioni sulle questioni economiche il Tavolo giudica «poco chiari i meccanismi di attribuzione dei posti letto alle strutture pubbliche a ancor più a quelle private, inficiati da inadeguata metodologia di determinazione del fabbisogno». E  valuta come non «appropriato, in quanto a rischio di inutile duplicazione di costi, l’utilizzo dei propri sistemi informativi per l’assistenza specialistica ambulatoriale e per il monitoraggio delle prestazioni di assistenza farmaceutica e non quanto già reso disponibile con Tessera Sanitaria».

 

Inoltre, visto che per la richiesta di deroga al blocco del turn-over la struttura commissariale non ha ancora provveduto a inoltrare la documentazione richiesta, «è nuovamente operativo il blocco totale del turn over fino al 31 dicembre 2015 in conseguenza del mancato raggiungimento dell’equilibrio 2012». In sintesi, bocciatura completa del Programma operativo 2013-2015 «non idoneo a recuperare la situazione fortemente compromessa della regione a 7 anni dalla stipula del Piano di rientro». Per questo il Tavolo Massicci raccomanda «fortemente la gestione commissariale a porre in essere, nel minor tempo possibile, tutte le azioni di risanamento che, ad oggi, avrebbero già dovuto essere approntate».

IL VERBALE. In merito alla riorganizzazione delle reti assistenziali, l’ospedalizzazione totale per il 2012 presenta un consistente decremento, mantenendo però ancora un livello superiore a quello di riferimento nazionale. Analogo andamento negativo è rilevabile nel valore della degenza media pre-operatoria che si mantiene, nel 2012, al di sopra del valore medio nazionale (2,42 vs 1,85). La dotazione totale di posti letto, in diminuzione dal 2009 e pari a 4,54 posti letto per 1.000 abitanti residenti al 1 gennaio 2013, risulta superiore al valore di riferimento nazionale (3,7 p.l. per 1.000 abitanti). Tale eccesso riguarda sia il numero di posti letto per acuti che quello destinato all’assistenza post-acuzie, entrambi superiori ai valori previsti. L’erogazione di assistenza territoriale evidenzia invece valori positivi in linea con quelli attesi come valori adeguati e in costante aumento dal 2009. Apprezzabili risultano anche le attività dedicate alla prevenzione, con particolare riferimento agli screening oncologici. In ultimo, ancora inadeguata si presenta la dotazione di posti letto presso strutture residenziali e semi-residenziali destinate alla popolazione anziana non autosufficiente.

 

Ancora incompleta risulta la riorganizzazione della rete dell’emergenza-urgenza e di quella laboratoristica. Per la rete territoriale è prioritario che la Regione indichi l’attuale offerta assistenziale per pazienti non autosufficienti, anche anziani, distinta per regime residenziale e semiresidenziale oltre che per intensità assistenziale, e quali azioni intenda avviare per monitorare l’andamento della riorganizzazione nell’area della non autosufficienza. In relazione al Piano Sanitario Regionale 2013-2015, risultano ancora poco chiari i meccanismi di attribuzione dei posti letto alle strutture pubbliche e private a causa di una inadeguata metodologia di determinazione del fabbisogno.

 

Inoltre, occorre procedere tempestivamente a regolamentare il fenomeno della mobilità sanitaria soprattutto per quanto attiene la Fondazione Giovanni Paolo II e la struttura Neuromed, per la quale è ancora da completarsi la procedura di riconoscimento del carattere scientifico. Ancora carenti nell’istruttoria risultano i provvedimenti di accreditamento delle strutture socio-sanitarie. Elevato permane il livello di contenzioso, espresso in particolare dalle principali strutture private accreditate a diretta gestione regionale. Si è ancora in attesa dell’atto Aziendale dell’Asrem.

 

Per il 2013 si prefigura il manifestarsi di un disavanzo non coperto di 18 mln di euro a cui deve aggiungersi tutta la situazione di disavanzo pregresso non coperto. I pagamenti dei fornitori sono superiori agli 800/1000 giorni. In merito alla richiesta di deroga al blocco del turn-over ai sensi dell’art. 4 bis del DL 158/2012, la struttura commissariale non ha provveduto ad inoltrare la documentazione richiesta e si è evidenziato che è nuovamente operativo il blocco totale fino al 31/12/2015, in conseguenza del mancato raggiungimento dell’equilibrio sull’anno 2012.

 

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