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Modificato il06/05/2014

Cambia la tassazione delle rendite anche per l’ENPAM

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olivetiAnche gli Enti previdenziali dovranno pagare per le rendite ottenute dai capitali accantonati il 26% (invece del 20%), come per chi possiede azioni o le altre rendite finanziarie, mentre rimane all’11% la tassazione dei fondi pensione come FondoSanità. 

A stabilirlo il Decreto Legge n66 del 24 aprile scorso, quello del bonus fiscale e del taglio dell’Irap.

Un aumento della tassazione, ha sottolineato il presidente Alberto Oliveti, che ai medici e dentisti costerà tra i 20 ed i 30 milioni di euro all’anno, andando ad penalizzare il valore del patrimonio.

 

“Le Casse previdenziali – spiega Andrea Camporese presidente Adepp, Associazione enti previdenziali – vengono trattate alla stregua di fondi speculativi, quando invece il nostro compito è quello di creare e far rendere la pensione di due milioni di professionisti. L’attuale tassazione delle rendite del 20% costa alla previdenza privata circa 450 milioni di euro, che si traduce in una riduzione delle future pensioni, già molto basse, di circa l’8%,  con l’aliquota al 26% si sale a circa il 12% delle prestazioni attese”.

“Con la  tassazione al 26% -continua Camporese- anche per le Casse, si mette in atto una gravissima lesione del diritto, per gli iscritti, a essere considerati uguali agli altri cittadini italiani ed europei, dato che chi versa all’Inps non è soggetto ad alcuna tassazione, mentre in Europa chi è iscritto alle Casse private ha una tassazione compresa tra lo zero e il tre per cento”.

 

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