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Corte dei Conti: ‘In Molise malcostume dilagante’

corte contiE’ la fotografia del Molise scattata dalla Corte dei Conti. Alla vigilia dell’inaugurazione dell’anno giudiziario il presidente della sezione regionale, Michael Sciascia, ha voluto fornire un quadro della situazione toccando moltissime questioni e indicando la strada da seguire al prossimo governo regionale che sta per insediarsi.

 

 

SANITA’. «Quello che porta giù la Regione come spesa – ha esordito Sciascia – è la sanità perché in un certo modo la Regione Molise si è dotata di una sanità un po’ superiore a quella che è la dimensione sua.

 

 

 

Va detto, come cittadino, che la qualità mi sembra ottima, però, dal punto di vista finanziario, ha portato un aggravio notevolissimo. Quindi la prima sfida che la nuova amministrazione dovrà svolgere sarà quella di ridurre la spesa in questo settore e fare delle scelte che potranno essere anche impopolari e dolorose». Il presidente auspica però decisioni prese dai politici e non dai commissari: «Io sarei propenso ad una maggiore responsabilizzazione della classe politica regionale – spiega – piuttosto che dei subcommissari che sono dei tecnici. Perché qui le scelte non sono scelte tecniche, ma politiche, del modo di vivere della popolazione, e allora noi dobbiamo dare una qualità di vita alla popolazione, ma dobbiamo farlo con il denaro che abbiamo. Dunque un messaggio che lancio è: non bisogna lasciare soli i subcommissari, loro hanno un ruolo tecnico. La politica deve riappropriarsi del suo ruolo. Non si può inseguire il consenso, il consenso deve seguire».

 

COSTI DELLA POLITICA. Secondo Sciascia la classe politica «deve diventare credibile», perché – è il suo esempio – «io posso pretendere un sacrificio dagli altri se prima lo faccio io». E come si raggiunge questo obiettivo? «Rinunciando volontariamente ai propri privilegi. La politica dovrebbe essere tendenzialmente a titolo gratuito, salvo i rimborsi per consentire a tutte le classi sociali di partecipare alla vita politica. Rimborsi ben calcolati come accade all’estero». E su questo tema il presidente si dice certo che le cose ora cambieranno anche per le nuove norme varate in materia:  «Con un recente decreto – ricorda – la Corte dei conti controllerà i bilanci dei gruppi consiliari, quindi tutti i fondi che il Consiglio destinerà al funzionamento dei gruppi saranno d’ora in poi soggetti a controllo da parte nostra. Questo garantirà una certa serietà anche nella utilizzazione di questi fondi».

 

  LE SOCIETA’ PARTECIPATE. Per la Corte dei conti in Regione c’è un eccesso di società partecipate ed è necessario intervenire. «La nuova giunta – auspica Sciascia – dovrà ridurle senz’altro, perché sono cambiati i presupposti. Abbiamo notato una mancanza di coordinamento e di controlli da parte della Regione: quelli che sono nominati amministratori e sindaci delle società partecipate non sono poi controllati da nessuno, e parliamo di controllo direzionale. Non sono coordinati, non gli si dice quello che devono fare in termini strategici. E questo potrebbe provocare grossi problemi.

 

GLI APPALTI. «Ci sono abusi negli appalti delle opere pubbliche. Abbiamo rilevato che ci sono stati affidamenti a trattativa privata. Ma la nostra è una campionatura, se ne riusciamo a prendere uno ci sono altri mille casi non scoperti». ASSENTEISMO. Nell’ultimo anno la Corte ha avuto molti giudizi («Almeno una ventina») nei confronti di dipendenti pubblici che abbandonavano il posto di lavoro dopo aver timbrato il cartellino.

«Penso che questo fenomeno in un certo modo lo abbiamo arginato – ha commentato Sciascia – perché tante delle persone coinvolte hanno scelto il rito abbreviato, accettando subito la determina per pagare. E questo significa qualcosa». Il presidente allo stesso tempo ha anche evidenziato che mai le segnalazioni sono arrivate dal capo di un ufficio, da un dirigente o da un assessore. «Le segnalazioni ci arrivano dai carabinieri e  e questo è anche emblematico».

 

L’EOLICO SELVAGGIO. Sciascia infine ha detto che la vicenda che lo ha più colpito tra le tante affrontate e la violazione del paesaggio con l’installazione degli impianti eolici. «Qui si è arrivati a prevedere una pala su una strada antica di migliaia di anni – ha ricordato – e per questo dico che su questo temac’è stata una scarsa sensibilità per il paesaggio, che è una cosa che in Molise mi meraviglia molto». (Enzo Luongo) PPM

 

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