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Modificato il22/01/2013

Dall’Enpam azioni di recupero su investimenti passati

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enpamCon la Newsletter N°1/2013, indirizzata ai rappresentanti delle Consulte, il nostro Ente Previdenziale ci ha comunicato importanti iniziative che sono ben lieto di mettere a disposizione di tutti i nostri lettori.

 

Pino de Gregorio (Rappresentante regionale molisano per la Consulta della Medicina Generale Convenzionata)

 

 

 

La Fondazione Enpam ha dato il via a un piano coordinato di azioni legali di recupero riguardanti una serie di investimenti passati. Le iniziative hanno prodotto al momento due contestazioni formali ad altrettanti intermediari su investimenti di importo rilevante con contestuale richiesta di risarcimento.

 

 

In un caso si è giunti ad un accordo transattivo recuperando quanto richiesto. Si stanno avviando le procedure per la contestazione formale su altre quattro posizioni. Inoltre si stanno vagliando alcuni profili di candidati Ctp (consulente tecnico di parte) di cui la Fondazione deve dotarsi per affrontare eventuali procedimenti civili.

 

L’Enpam sottolinea che quest’attività comporta un coordinamento complesso e impegnativo delle risorse interne ed esterne che richiede i suoi tempi per svolgersi e, soprattutto, riservatezza. “Ciò che perseguiamo è la tutela degli interessi dei medici che hanno versato soldi veri – dice il presidente Alberto Oliveti –. Per questo stiamo facendo molta attenzione nel seguire un percorso da tempo annunciato e reso non facile a causa dell’intersecarsi di altre vicende giudiziarie. Apprezziamo l’interessamento di tanti, a cui democraticamente presenteremo i risultati a consuntivo. Nel frattempo eviteremo azioni o dichiarazioni avventate che possano vanificare l’obiettivo primario che è quello di recuperare il più possibile.”

 

L’operazione è iniziata un anno fa con un’analisi preliminare dei titoli strutturati nel portafoglio dell’Ente previdenziale. La Fondazione ha conferito un incarico ad hoc a uno studio legale internazionale per individuare eventuali criticità, con l’obiettivo di procedere con azioni legali nei confronti delle banche e intermediari finanziari o di acquisire maggiore potere contrattuale in vista di eventuali accordi transattivi.

 

La giurisprudenza non è infatti univoca. Se il Comune di Milano è infatti riuscito recentemente ad ottenere una sentenza favorevole sui derivati, un’iniziativa della Regione Piemonte riguardante lo stesso tipo di prodotti finanziari è stata sconfessata dalla giustizia amministrativa. Peraltro la Fondazione osserva con attenzione l’esempio del Comune di Milano poiché, oltre ad agire in tribunale, si è mosso anche in via bonaria, riuscendo a firmare un maxi accordo transattivo con alcune banche.

 

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