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Modificato il23/04/2014

Dimezzare i consiglieri e far gestire l’ente a esperti: queste le proposte di modifica dello statuto suggerite da 10 Ordini Provinciali

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enpam1Zero rischi nelle scelte finanziarie, dimezzamento del Consiglio nazionale rispetto a oggi e presenza di esperti nel CdA. Lo chiedono i presidenti di dieci Ordini all’Enpam, con emendamenti alle modifiche statutarie avanzate dal CdA della Fondazione.

 

 

 

La proposta viene dai leader di Ascoli Piceno, Bologna, Ferrara, Latina, Milano, Piacenza, Potenza, Salerno, Trapani e Verona. Per il Consiglio Nazionale, che è un po’ il “parlamento” dell’Enpam, i “dieci” chiedono in tutto 51 membri di cui metà (26 presidenti di ordine tra medici e odontoiatri) eletti dai 106 presidenti Omceo, e 25 eletti dai contribuenti dei fondi, con un numero di seggi proporzionale al peso di ciascun fondo nel patrimonio dell’Ente.

 

 

Ricordiamo che la bozza “nota” del CdA prevede sulla carta 175 membri: gli attuali 106 presidenti d’ordine più 11 dentisti e soprattutto 58 eletti dai contribuenti sulla base del peso dei fondi (il Fondo medicina generale vale 40%, poi c’è la quota B dei liberi professionisti, quindi gli specialisti Asl e infine i convenzionati).

 


Ma forse la vera rivoluzione riguarda il Consiglio d’Amministrazione: i dieci leader chiedono che il Consiglio nazionale riformato elegga il presidente più 3 medici e 3 economisti –un esperto di investimenti finanziari, uno di investimenti immobiliari e un esperto di curve attuariali – anziché, com’è nella bozza, il presidente, i due vice più dieci consiglieri, con l’aggiunta di quattro esponenti espressi dai fondi. «L’obiettivo è togliere i soldi dalle mani dei medici e metterli in mani di esperti scelti dai medici», dice Giancarlo Pizza presidente Omceo Bologna. «Noi facciamo già un lavoro complicato e non basta un corso semestrale a insegnarci a gestire un patrimonio come quello Enpam; difatti siamo partiti 20 anni fa con un commissariamento e oggi affrontiamo una situazione in cui risulteremmo quantomeno i raggirati. E’ ora di mettere dei manager». Appunto, tre economisti laici: «Il consiglio nazionale li potrà licenziare se non raggiungono gli obiettivi. Gli altri 4 medici del CdA, presidente incluso, resterebbero 5 anni, e farebbero proposte sulla gestione, ma non gestirebbero». L’Enpam –vista dai “dieci” – dovrebbe «firmare contratti annuali scelti dal consiglio nazionale. Gli esperti sarebbero invitati ad evitare i titoli derivati e a fine anno sarebbero giudicati sui risultati».
I consiglieri godrebbero del gettone di presenza di Fnomceo (300 euro contro i 1100 attuali). Sia nel votare i consiglieri nazionali di estrazione Omceo, sia nell’eleggere i prescelti dai contribuenti dei fondi e il Cda si utilizzerebbe la preferenza unica. «Evitiamo – conclude Pizza – di fare cartelli con i soliti noti. Siamo pochi? Quando iniziai a dire certe idee – spiega Pizza – ero da solo, poi siamo diventati sette, ora dieci. Il fronte si si allarga».

 

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