Enpam, per il 2014 previsto un avanzo di 953 milioni
La Fondazione Enpam ha approvato il bilancio di previsione per il 2014, stimando per il prossimo anno un avanzo di gestione di 953 milioni di euro. L’Ente previdenziale dei medici e degli odontoiatri prevede che il gettito contributivo rimarrà stabile (2,183 miliardi di euro) mentre salirà la spesa per le pensioni (1,364 miliardi).
Il Consiglio nazionale della Fondazione ha anche votato il bilancio assestato per l’anno in corso: l’Enpam conta di chiudere il 2013 con un avanzo economico di 912 milioni di euro. Il risultato è inferiore di 109 milioni di euro rispetto alle previsioni a causa del posticipo della vendita del patrimonio abitativo romano. Le procedure di vendita del primo lotto di edifici sono già state avviate, ma si concluderanno nei prossimi mesi.
Garantita la sostenibilità
Nel 2013, la spesa per il pagamento delle pensioni si è rivelata maggiore rispetto alle attese per via del massiccio ricorso al pensionamento anticipato prima dell’entrata in vigore dell’ultima riforma previdenziale. I conti risultano comunque in linea con quelli utilizzati nei bilanci tecnici per certificare la sostenibilità per i prossimi 50 anni della Cassa dei medici e degli odontoiatri.
Ulteriori risparmi
Per il 2014 l’Enpam ha previsto di tagliare ulteriormente i propri costi di gestione, conseguendo un risparmio di 1,6 milioni di euro rispetto al bilancio di previsione di quest’anno. Un risparmio che si aggiunge agli 1,4 milioni di euro che la spending review impone alla Fondazione di versare ogni anno alle casse dello Stato.
Il bilancio di previsione 2014 è stato approvato a maggioranza assoluta dai rappresentanti degli Ordini dei medici e degli odontoiatri riuniti a Roma in assemblea nel Consiglio nazionale, con 94 voti a favore, 8 contrari e un astenuto.
Riforma dello Statuto
Durante la seduta è stata annunciata la convocazione nei primi mesi dell’anno prossimo, di un Consiglio nazionale straordinario per la riforma dello statuto dell’Enpam. In quell’occasione come previsto da una mozione approvata a larga maggioranza, verranno rivisti anche i compensi degli organi collegiali della Fondazione.
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