Durissimo comunicato dell’esecutivo Nazionale SNAMI che pone 10 domande ai prossimi candidati alle elezioni politiche.
Lo SNAMI,in considerazione che le sperimentazioni relative alle Unità
complesse di cure primarie (UCCP) operative sul territorio nazionale non hanno evidenziato alcun significativo vantaggio sulla spesa, sulla prescrizione e soprattutto sull’assistenza sanitaria ai cittadini e che modelli sanitari che aumentano incondizionatamente l’offerta dilatano la domanda e di conseguenza i costi,propone per la riorganizzazione ed integrazione ospedale-territorio le seguenti indicazioni:
1) Deve rimanere il rapporto duale tra il Medico ed il cittadino che lo ha
liberamente scelto.
2) Qualsiasi cambiamento deve essere preceduto da una reale fase di
sperimentazione in cui Il MMG dovrà essere parte attiva ed in cui gli
indicatori di processo e di risultato devono essere concordati,monitorati
e valutati con le organizzazioni sindacali.
3) Le Aggegazioni funzionali territoriali (AFT )nella futura convenzione
non dovranno prevedere l’aggregazione forzata ed un numero minimo di
partecipanti .
4) Dovrà essere perfezionata la comunicazione in rete tra gli attori
medici accreditati. Devono viaggiare non le persone ma i dati secondo
modalità concordate con le organizzazioni sindacali.La rete non deve
avere oneri a carico del medico e i programmi gestionali devono poter
colloquiare tra loro.
5) Rafforzare e rimodulare ,perchè largamente disattese ,le norme che
governano le corsie preferenziali per i vari gradi dell’urgenza di esami di
laboratorio, strumentali e consulenze specialistiche.
7) Curare e pubblicizzare il corretto utilizzo dei servizi sanitari
(educazione al cittadino).
8) Lo Snami propone progetti pilota che:
a) devono essere sperimentati seriamente prima di andare a regime.
b) prevedano la partecipazione volontaria dei Medici .
c) siano adeguatamente finanziati e i Medici devono essere retribuiti per la loro opera professionale.
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