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Modificato il14/04/2014

Locali fatiscenti e turni stressanti: risarciti i sanitari

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97Alcuni medici di Continuità Assistenziale hanno chiesto alla ASReM il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali (stress, danno biologico, danno morale) causati da condizioni di lavoro stressanti, per avere la Regione fissato un rapporto medico/paziente diverso da quello previsto nell’A.C.N., e dalla inidoneità igienica e strutturale dei locali nei quali prestano servizio. 

 

 

Profili giuridici: Il Giudice, dopo aver valutato le prove prodotte dai sanitari, pur ritenendo non individuati e documentati i danni materiali, ha riconosciuto comunque il diritto al risarcimento di quelli non patrimoniali. Le condizioni igieniche di lavoro e quelle di gestione del servizio, consistenti nell’impossibilità (per il numero di medici in servizio) di gestire il forte afflusso di pazienti in condizioni di normalità, unitamente all’esposizione a continue aggressioni e lamentele dell’utenza, non sono consone alla dignità dei ricorrenti e sono lesive del loro stato di salute psico-fisico. Pertanto, sussiste indubbiamente la lesione del loro diritto ad operare e lavorare in condizioni dignitose ed efficienti (anche in considerazione della delicatezza delle funzioni svolte) e le responsabilità delle parti convenute in giudizio (come dimostrano le numerose denunce, richieste ed istanze) che non si sono attivate in alcun modo per migliorare le condizioni di operatività del servizio.

 

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