Il Tar del Molise ha respinto il ricorso presentato da alcune aziende del gruppo Menarini contro la Regione e la Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’annullamento del decreto emanato dal commissario alla sanità che adottava misure per il contenimento della spesa farmaceutica.
Tra esse, l’introduzione di una quota fissa di compartecipazione alla spesa convenzionata definita in 2 euro per ogni confezione di farmaco coperto da brevetto fino a un massimo di 6 euro per ricetta.
I giudici del Tar hanno accolto l’eccezione sollevata dall’Avvocatura dello Stato relativa alla mancata notifica del ricorso al commissario, ritenuta invece “unico soggetto da ritenersi legittimato” in quanto operante in “piena autonomia” sia rispetto alla Regione Molise che alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Il commissario quindi – sottolinea la sentenza – dispone di piena autonomia e totale discrezionalità “nell’adozione dei provvedimenti e nella promozione degli interventi necessari all’attuazione del piano di rientro”. E’ per tali ragioni che il ricorso presentato dalle aziende viene giudicato “inammissibile”.
QS
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