Snami Molise: difendiamo la centralità della medicina generale.
Il documento presentato alla conferenza dei sindaci, sullo stato dell’arte dell’attivazione eccessiva del SET118 Molise, conclude che l’utilizzo del 118 “tradisce una debolezza del sistema sanitario in quanto il ricorso eccessivo al 118 viene effettuato forse anche per sopperire ad una mancanza di affidabilità della rete dei medici di famiglia e di guardia medica”.
Il Presidente Regionale Federico Di Renzo: “Queste dichiarazioni non solo sono gravissime e accusatorie nei confronti della medicina generale ma sono totalmente sconnesse dalla logica dei dati prospettata, da cosa si evince che la medicina territoriale è inaffidabile?”
Bisogna ricordare a chi li ha citati che i medici di ruolo unico di assistenza primaria si occupano di cronicità mentre l’emergenza sanitaria territoriale, come dice la parola stessa, si occupa dell’emergenza.
Dal rapporto AGENAS di aprile 2024 si evince che sono “solo il 20% gli accessi in PS inviati dalla medicina generale di cui il 15,2% per urgenze oculistiche o otorino-laringoiatriche che non possono trovare ovviamente risposta sul territorio.”
Aggiunge il Presidente Onorario, Pino De Gregorio: “Mentre rapporto OCSE, Health at a Glance 2023, fornisce una chiara e inequivocabile prova dell’efficacia della medicina territoriale in Italia. Nonostante un finanziamento sanitario sotto il 6,5% del PIL i medici di famiglia italiani sono riusciti a mantenere i tassi di ricovero per malattie croniche come diabete, asma, Bpco e insufficienza cardiaca tra i più bassi al mondo. Va sottolineato che i dati OCSE smentiscano la narrazione di inappropriatezza dei ricoveri, certificando invece una spiccata capacità di problem-solving dei medici di ruolo unico assistenza primaria. Questi professionisti, nonostante un chiaro squilibrio nella distribuzione medica (solo il 14% dei medici opera sul territorio, contro una media OCSE del 20%), riescono a fornire un’assistenza di alta qualità che allevia il carico sui pronto soccorso e sulle strutture ospedaliere.”
Simone Cataldo, Addetto Stampa: “Risorse limitate e contratti regionali fermi al 2007, a cui aggiungiamo la mancata realizzazione di AFT e la piena operatività delle case di salute, che ora dovrebbero essere riconvertite a case di comunità: tanto basta per comprendere che i medici di medicina generale operano in un contesto che non ha ricevuto i necessari investimenti e nonostante ciò continuano a garantire un servizio essenziale alla popolazione, dimostrando un’etica professionale che meriterebbe ben altro trattamento da parte delle istituzioni.”
Conclude il Presidente Di Renzo: “Riteniamo oltraggioso che i medici debbano difendersi da accuse che non trovano riscontro reale. Prima di puntare il dito, sarebbe opportuno analizzare i dati, ivi compresi i 15 anni di commissariamento con le relative diminuzioni di risorse in termini economici e di personali, per capire chi i veri responsabili delle difficoltà dell’emergenza sanitaria di questa regione che di certo non sono non va cercata nei medici di medicina generale.”
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