Test sierologici personale scolastico: mai nei nostri studi
A cavallo di Ferragosto, con la maggior parte dei MMG ancora, o da poco, in ferie, come se non bastasse la preoccupazione di come dovremo e potremo affrontare la prossima campagna vaccinale anti influenzale, ci troviamo, di colpo e nostro malgrado, avviluppati nel groviglio di una “circolare ministeriale” che assegna, leggiadramente e gratuitamente, ai medici di famiglia l’onere di effettuare Test sierologici, nei propri studi, sui loro pazienti insegnanti e sul personale scolastico non docente.
E tutto ciò a nostra insaputa, senza negoziazione alcuna, decidendo unilateralmente di incanalare circa due milioni di docenti nell’imbuto di studi siti in condomini, ignorando e trascurando le conseguenze epidemiologiche di tale movida che potrebbero essere drammatiche per i nostri dipendenti, i nostri pazienti, per noi e per i nostri familiari. Finora, in questi sei mesi dall’inizio dell’epidemia, cento sono stati i medici di medicina generale rimasti sul campo, la quota più numerosa tra i sanitari, a testimonianza della pericolosità delle condizioni lavorative e dell’impegno della categoria.
Ma, in questa storia estiva tutta italiana, aldilà delle responsabilità e delle sciagurate prese di posizione dei rappresentanti di categoria, sindacali e istituzionali, e delle miopi scelte dei tecnici e dei politici, sulle quali mi silenzio, delle domande diventano incontenibili: e i Dipartimenti di Igiene e Profilassi, le USCA, tutto il dispiegamento di uomini e mezzi pubblici dove sono o dove saranno?
Siamo liberi professionisti convenzionati con il SSN, il rischio di impresa è tutto su di noi, non prendiamo ordini di servizio e rispondiamo contrattualmente all’ACN ed eticamente al giuramento ippocratico.
Il nostro lavoro e le nostre mansioni vengono espletate quotidianamente nell’assistenza ambulatoriale e domiciliare ai nostri pazienti, questo ulteriore e inutile compito sottrarrebbe tempo ed energie che devono invece essere indirizzate lì dove sono le nostre più specifiche e nobili competenze: la diagnosi e la terapia.
L’effettuazione di prelievi capillari e il riempimento di moduli e modelli non sono un atto medico; possono essere effettuati da personale paramedico e in ambienti pubblici!
Per questo e per altre cento ovvie ragioni SNAMI Molise dice no, no grazie, e scusate tanto se dissentiamo con l’orgoglio di chi sa di essere nel giusto: questi test non si faranno nei nostri studi.
Tuttavia, considerando la nostra missione professionale e deontologica, i nostri iscritti si renderanno disponibili ad effettuare, in favore dei propri pazienti e a tutela dei loro diritti e salute, tutte le prescrizioni che si rendano necessarie, ivi compresa quella per l’effettuazione del test sierologico presso i laboratori e le strutture attrezzate e autorizzate.
Il Presidente Regionale SNAMI
Giuseppe De Gregorio
Caro Pino mi permetto di esprimere la mia solidarietà ai concetti da te espressi ,e non puoi capire quanto sono assolutamente convinto di quanto esposto .
Ma se mi consenti non sono affatto d’accordo quando esprimi il concetto CHE I TEST SONO EFFETTUABILI DA PERSONALE PARAMEDICO .
E’ chiaro che forse volevi dire :- “eseguire il prelievo capillare” ,in quanto tali test vanno validati e refertati da colleghi medici che hanno fatto all’uopo una specializzazione di almeno 5 anni ed eventuali perfezionamenti che garantiscono la qualità della refertazione e non il solo uso clinico di contatto .
Perchè non si usa la specialistica ambulatoriale presso le asl che è deputata allo scopo ,che è la cosa più ovvia con l’uso dell’aACN e AIR della categoria ?
Mi sento in questa sede di esprimere a tutti i medici di famiglia,GM,118 tutta la mia compartecipazione al dolore che li ha “colpevolmente” colpiti a causa della superficialità di un sistema irrispettoso del ruolo di questi medici mandati allo sbando ,come forse vorrebbero fare anche adesso ripetendo lo stesso errore.
La medicina del territorio,medicina generale e specialistica ambulatoriale sono ,come hai ben sottolineato, medicina convenzionata e “questi” non se lo vogliono mettere in testa che i servizi vanno sempre preventivamente “concordati e condivisi”.
cordialmente , Giancarlo
Certamente, infatti ho scritto testualmente:L’effettuazione di prelievi capillari e il riempimento di moduli e modelli non sono un atto medico; possono essere effettuati da personale paramedico e in ambienti pubblici!